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Recensione di "Placidia Dolce 2oo8, Vendemmia tardiva – Mosto parzialmente fermentato da uve stramature"
www.giancarlognudisommelier.it
Il Sommelier Giancarlo Gnudi racconta nel suo blog, www.giancarlognudisommelier.it, la sua esperienza di assaggio e gusto con i vini di Fattoria Ca' Rossa.
Nell'articolo Gnudi racconta di essersi imbattuto nella nostra piccola azienda a conduzione familiare di Bertinoro, nella sua continua ricerca di rarirà e prelibatezze enoiche nel cuore della Romagna.
Dopo vari assaggi di ottimi bianchi e grandi rossi, tra i quali il Sangiovese di Romagna fa da signore indiscusso, Gnudi descrive il suo viaggio sensoriale tra gli aromi e i sapori di un vino che egli giudica testualmente "stupefacente, unico, da lasciarmi senza parole". Si tratta del "Placidia Dolce 2oo8", ottenuto da vendemmia tardiva, da mosto parzialmente fermentato da uve stramature.
Questo è uno dei vini prodotti ed imbottigliati esclusivamente nell’ambito di Fattoria Ca' Rossa.
Vinificato in purezza da sole uve di Albana di Romagna, raccolte in surmaturazione a settembre inoltrato, il "Placidia" si presenta giallo paglierino carico con brillanti e marcate sfumature di un caldo e solare dorato tendente all’ambrato. Le venature più intense sono il risultato di una maturazione lunga, che si protrae per qualche anno.
Al naso Gnudi racconta di aver percepito "lunghe sensazioni evolute e complesse di frutta bianca molto matura e sciroppata, soprattutto albicocca e pesca gialla, finale di cera d’api, spezie dolci e note agrumate di rara classe e finezza, lungo e deciso finale di datteri e fichi secchi: caratteristiche che sono riscontrabili anche al palato, la cui pastosa dolcezza avvolgente, vellutata e soave di frutta bianca e speziatura dolce, permangono senza essere eccessive, gradevole freschezza e piacevole retrogusto di delicate note di morbidi e sottili tannini naturali, raro patrimonio intrinseco del vitigno stesso, notevole struttura, caldo di alcol e coinvolgente come la “solatia” Romagna!"
"Placidia" Albana di Romagna è ideale in abbinamento a gustosi dolci al cucchiaio, anche carichi e "aggressivi" come il cioccolato, ma è perfetta anche gustata con portate saporite e grasse, che ne valorizzano ed enfatizzano le rare peculiarità: patées, formaggi cremosi e piccanti, erborinati o di fossa, se sposati con un velo di miele.
Se consumato e degustato con i dolci, il "Placidia" va servito fresco di cantina, mentre in abbinamento ai formaggi è preferibile berlo ad una temperatura di 15-16 °C.
Gnudi consiglia di stappare la bottiglia al momento e servire il vino in piccoli e brillanti calici tulipani, per esaltarne le rarità organolettiche.