Albana
Albana
Carattere, vivacità, solidità.
Un sorso della Romagna più vera.
L'Albana è, senza dubbio, il vitigno più rappresentativo ed emblematico della Romagna. Coltivato nelle colline delle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Bologna, l'Albana domina da secoli le tavole ed i calici romagnoli.
Forse non tutti sanno che l'Albana di Romagna è stato il primo vino bianco in Italia a ricevere nel 1987 il riconoscimento di D.O.C.G., la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, come attestazione della sua storicità e della sua importanza nel territorio. Nel 1967 al vitigno era stata riconosciuta la D.O.C. o Denominazione Origine Controllata.
La storia dell'Albana di Romagna è antichissima, addirittura risalente all'epoca dei Romani, ai quali spetta il merito di aver introdotto la coltivazione di questo vitigno in Romagna, in particolare nelle colline dell'entroterra. Gli antichi Romani lo consideravano un vino eccellente e pregiato, dall'indole nobile e la tempra signorile: lo chiamavano albus, "bianco" in latino, da cui l'Albana trae probabilmente il suo nome.
A Bertinoro, ed in generale nelle colline di Forlì-Cesena, l'Albana di Romagna trova il suo terroir ideale. Il suolo di Bertinoro, dotato di una conformazione argillosa, calcarea e sabbiosa, contribuisce ad arricchire di complessità e struttura il profilo di questo vitigno, facendone un vino di spessore, dai profumi e dagli aromi raffinati, con un corpo ricco di polpa e rotondo che accarezza il palato in modo vellulato.
Si narra che...
Come in tutte le storie, che affondano le radici in un lontano passato, anche all'Albana di Romagna si è soliti legare una leggenda.
Si narra, infatti, che Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio di Ravenna, per sfuggire alla malaria, nel periodo estivo, in un remoto giorno nel 435 d.c., giunse in un paese di collina, abitato da gente molto ospitale che le offrì, in una brocca di terra cotta, il dolce vino locale.
Estasiata dalla bontà di quel nettare, pare che la principessa abbia esclamato:
"Degno tu sei di Berti in Oro".
Da allora quel paese cambiò il nome da "Monte Dell’Uccellaccio" in "Bertinoro".
Bertinoro è infatti, per tradizione, località storicamente votata alla produzione di Albana, un vitigno che, è bene sottolinearlo, cresce sono nelle terre di Romagna.
L'Albana di Romagna ai giorni nostri
Un tempo in Romagna l'Albana era il vino del contadino, molto amato per i suoi intensi profumi, la consistenza corposa al palato e il sapore delicatamente dolce.
Negli ultimi decenni l’albana ha subito una notevole evoluzione, grazie all'impiego delle nuove tecnologie usate per la vinificazione, che hanno consentito una decisa crescita qualitativa.
Questo vino, dalle striature dorate, presenta caratteristiche singolari, che raramente si ritrovano nei vini bianchi.
Alla vista presenta un colore giallo paglierino, che si tinge di oro, man mano che il prodotto viene fatto invecchiare. Al naso evoca marcati sentori di frutta gialla, pesca, albicocche, susine, buccia di agrumi, fichi, a cui fanno da profumata cornice le delicate e sontuose fragranze di fiori di ginestra, miele e pesco. All'assaggio, l'Albana è dotata di una struttura robusta, ottima sapidità e tannini vavaci, davvero rari in un vino bianco: il risultato è un vino elegante, avvolgente, dotato di intrigante morbidezza.
Un mosaico tutto romagnolo di sensazioni, colori e profumi: carattere, vivacità e solidità.