Il signore delle osterie. <br> Elegante, robusto e di grande personalità.

Barbera

Il signore delle osterie.
Elegante, robusto e di grande personalità.

Barbera

Originario del Piemonte, il Barbera è un vitigno a bacca nera dalle origini davvero molto antiche, il cui frutto è un vino "nobile" e di classe, dal gusto e dalla tempra decisa, che ben si adatta alle ricette più saporite e complesse della tradizione culinaria romagnola.

Si ritiene che il vitigno sia nato dall’incrocio di antiche varietà. Ad introdurlo a Fattoria Ca' Rossa fu il nonno di Massimo, Ugo Masotti, nel lontano 1948: da allora il Barbera si è adattato magnificamente all'ambiente, producendo un vino di grande corpo, destinato anche all'invecchiamento. Nei suoi tratti peculiari, il Barbera evidenzia la morbida e suadente impronta del terreno calcareo argilloso da cui nasce e si sviluppa. 

Dotato di una struttura ben definita e corposa, il Barbera era, un tempo, il vino più amato dai contadini: il sollievo di lunghe e faticose giornate di lavoro, ma anche il compagno delle serate più divertenti e spensierate, da trascorrere all'osteria insieme agli amici e ai familiari. 

Si narra che...

Le prime tracce del Barbera risalgono al lontano XVI secolo

Definito come succo d’uva fermentato, di un bel colore rosso e sapore deciso, il Barbera era destinato prevalentemente alla cucina o utilizzato come medicinale. L'incredibile adattabilità al tipo di terreno e al clima, l'intensa produttività del vigneto e l’alta resa del mosto spinsero i contadini a impiantare vigne di Barbera e a produrne il vino.

La sua importanza crebbe notevolmente alla fine dell’Ottocento, quando fu riconosciuto come vitigno di forte vigore, in grado di resistere ai batteri e alle malattie, come la fillossera, che aveva attaccato, distruggendoli, parecchi vigneti. 

Da questo momento in poi il successo di questo vitigno fu immediato: lo si deduce dalla propagazione rapida che il Barbera ebbe a partire dal primo originario nucleo territoriale piemontese, probabilmente aiutato dal disastro provocato dalla fillossera, che costrinse i viticoltori a reimpiantare completamente i vitigni distrutti, innestando solo quelli piu' resistenti ed abbandonando le varieta' piu' delicate, alcune delle quali oggi sono state completamente dimenticate. 

Un tempo nelle campagne della pianura e sulle colline, i nostri nonni impiegavano il Barbera per la preparazione del tradizionale “vin brulè”, da tutti ritenuto un efficace coadiuvante per curare i malanni influenzali e per alleviare i dispiaceri ed i turbamenti dello spirito.Ancora oggi, nelle gelide giornate invernali, magari davanti ad un camino scoppiettante, i contadini più fedeli ed affezionati alle proprie tradizioni hanno l'abitudine di consumare questa piacevole bevanda. 

Il Barbera ai giorni nostri

barbera

Vino robusto e ricco di personalita', il Barbera manifesta e sprigiona i propri profumi se abbinato a piatti strutturati e saporiti, in particolare con i secondi di cacciagione e selvaggina, che esaltano tutta la rusticità di questo vino. 

Ravvivato dai riflessi cangianti del rubino, venati di purpuree ed itense venature violacee, il Barbera è dominato da una complessità di aromi e sentori, che evocano i profumi fruttati del sottobosco e il tipico odore di vinaccia, aromatico e persistente.  

Al palato si presenta morbido ed avvolgente, tannico al punto giusto e mai aggressivo, rotondo e caratterizzato da una nota acida che sembra non voler mai abbandonare la bocca: qualità che lo rendono uno dei vini più apprezzati e amati, da sempre, per la sua bevibilità. 

Produzioni da questo vitigno