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In un sorso di vino, la storia di una famiglia
Il racconto di una lunga storia d'amore,
sospesa tra innovazione e tradizione.
Quella di Fattoria Ca' Rossa è una storia lunga, sedimentata e racchiusa nel tempo come le radici delle viti che, oggi, ne testimoniano l'autorevole passato.
Una storia d'amore per una terra ospitale e feconda che, vendemmia dopo vendemmia, continua a regalare, con generosità, uno dei suoi frutti più prelibati e preziosi: il vino.
In questi luoghi, dove la viticoltura appartiene da secoli al codice genetico della tradizione contadina, la famiglia Masotti, da tre generazioni, scrive, con le proprie mani, il racconto di un viaggio, cominciato tanti anni fa ed oggi non ancora concluso.
Tutto nasce nel lontano 1935, quando Ugo Masotti, il nonno di Massimo, attuale proprietario dell'azienda, decide di piantare i primi vigneti ed uliveti lungo la strada che, dall'assolata e verdeggiante Bertinoro, nel cuore delle colline romagnole, scende morbidamente sino al fondo della vallata.
A quel tempo la viticoltura internazionale stava attraversando una delle fasi più turbolente e difficili della storia: la Fillossera, malattia della vite tra le più coriacee da sconfiggere, aveva da poco distrutto ed abbattuto tutti i vigneti italiani ed europei. Quelli di Fattoria Ca' Rossa furono i primi vigneti ad essere reimpiantati a Bertinoro. Si trattava di uva Albana, nella speciale varietà locale "Gentile di Bertinoro". Nello stesso anno vennero piantati anche gli oliveti, di cui oggi restano numerosi e storici esemplari.
Degli antichi vigneti del 1935 l'unico superstite è l'imponente pianta, che, sormontando il cancello d'ingresso alla tenuta, funge da verdeggiante e nodosa cornice ai terreni ed ai vigneti di Fattoria Ca' Rossa.
Fino agli anni Cinquanta le uve prodotte all'interno dell'azienda venivano prodotte e vinificate prevalentemente per uso familiare, mentre solo una piccola parte del raccolto era destinato alla vendita. Per l'Italia, da poco uscita da una guerra che aveva messo davvero a dura prova l'economia, il territorio e la popolazione che nei suoi comuni viveva, era davvero un periodo critico e complesso.
Per Fattoria Ca' Rossa, dunque, come per molte altre realtà aziendali e imprenditoriali del paese, il Dopoguerra coincise con un periodo di rinascita e di crescita: dopo tante difficoltà, era il momento giusto per rimboccarsi le maniche e spendere le proprie energie per restituire al territorio romagnolo la sua antica forza e il suo vigore. Negli anni Sessanta, Ubaldo Masotti, padre di Massimo, aggiunse all'Albana altri vitigni propri della tradizione vitivinicola locale: Sangiovese, Pagadebit, Cagnina e Trebbiano.
Per sostenere una produzione vinicola sempre più cospicua e abbondante, Ubaldo Masotti costruì la prima moderna cantina dell'azienda, dotandola di macchinari evoluti e tecnologicamente all'avanguardia per l'epoca. Grazie alla moderna strumentazione e all'impegno dei titolari di Fattoria Ca' Rossa, le uve raccolte e vinificate nella nuova cantina, inaugurata dalla fortunata vendemmia del 1960, poterono essere destinate, prevalentemente, alla vendita e commercializzazione. Fino a quel momento, infatti, le uve coltivate nei vitigni della proprietà venivano vinificati in grandi botti di legno, all'interno di una cantina interrata di Forlì, dislocata rispetto all'azienda.
Dal 1935 ai giorni nostri: un viaggio che continua
La passione per il vino che si respira in casa Masotti coinvolge ed anima anche Massimo Masotti, figlio di Ubaldo. Negli anni Ottanta, Massimo, seguendo le orme paterne, prosegue la tradizione vitivinicola paterna e dedica il proprio personale impegno allo sviluppo e alla crescita dell'azienda.
L'intervento di Massimo coincide, per Fattoria Ca' Rossa, con l'arrivo della tecnologia e dell'innovazione. Innamorato della sua terra e pioniere delle moderne tecniche di realizzazione del vino, Massimo rivoluziona le modalità di produzione delle uve sino a quel momento adottate, scontrandosi con il tradizionalismo più conservatore e reazionario del padre. Il frutto di questo dialogo generazionale, per Fattoria Ca' Rossa, genera un momento di positivo e propizio rinnovamento.
Da una lavorazione, finalizzata alla quantità e al raggiungimento di ritmi di produzione sostenuti ed intensi, si passa ad un processo di realizzazione che ha come scopo il conseguimento di standard qualitativi elevati. Negli anni Novanta la produzione di uve viene dimezzata da 3000 a 1500 quintali, a favore di una maggiore qualità del vino.
Continuamente alla ricerca del naturale sviluppo della vigne e di tecniche sempre più innovative, capaci di rispettare la specificità e le caratteristiche del terreno, Massimo Masotti e la moglie Liana oggi dirigono l'azienda Fattoria Ca' Rossa, fortemente decisi ad ottenere uve qualitativamente eccellenti e dotate di un carattere espressivo e deciso, proprio come quello della Romagna di cui sono diretta e verace interpretazione.