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Scegliere il vino al ristorante: i segreti per non sbagliare
Valutate sempre abbinamento, prezzo, provenienza e gusti personali
Ordinare il vino al ristorante senza sbagliare: mission impossible o gioco da ragazzi? Scegliere la bottiglia giusta nella carta dei vini di un ristorante può comportare la buona o la cattiva riuscita di un pranzo o di una cena. Conoscere alcuni piccoli segreti su come trovare i vini migliori per un pasto fuori casa è ancora più utile se ci troviamo a un importante pranzo di lavoro o a una cena galante.
Esistono regole d’oro per scegliere sempre il vino giusto? La risposta è… nì. Se è vero che nessuno è infallibile, alcuni consigli di esperti sommelier e una riflessione attenta sulla nostra esperienza personale ci permetterà di evitare sonore cantonate!
I segreti per scegliere il vino al ristorante
Chiedete la carta dei vini
Considerate l’abbinamento con il cibo
Valutate il giusto prezzo
Chiedete a chi è a tavola con voi
Preferite vini del posto
Chiedete al sommelier
Chiedete la carta dei vini
Appena vi sedete a tavola e il cameriere si avvicina per prendere le ordinazioni, fate la domanda di rito: “Avete una carta dei vini?”. I motivi per fare questa domanda sono due. Il primo: se vi portano un menù in cui scegliere i piatti, perché non dovrebbero anche portarvi una carta dei vini per permettervi di abbinare la bevanda migliore? Il secondo: anche se non siete esperti conoscitori di vini ed etichette, con questa domanda farete subito capire a chi vi seguirà al tavolo che siete attenti nei confronti di quello che vi verseranno nel calice. Si tratta di un piccolo gesto a vostra tutela che, nella grande maggioranza dei casi, porterà il vostro interlocutore ad avere per voi un occhio di riguardo. Ad esempio, vedrete che non vi sarà proposto il molto spesso temibile… vino della casa!
Considerate l’abbinamento con il cibo
Ora che avete la carta dei vini in mano, come orientarvi nella scelta? Il primo suggerimento è semplice: pensate a cosa vi andrebbe di bere con quello che mangerete. Il vino infatti andrebbe richiesto dopo – e non prima come si fa in pizzeria con la coca cola – la scelta del piatto. Le regole dell’abbinamento cibo-vino sono meno ferree di quanto possiate immaginare o vi abbiano raccontato. I princìpi che lo guidano sono semplici e si basano soprattutto sull’equilibrio dei sapori. Per piatti leggeri e non troppo conditi orientatevi sui vini bianchi, per pietanze più corpose e ricche di condimenti meglio optare per i vini rossi. Il colore del piatto, anche se non sempre è così, spesso è un indizio per scegliere bene quello del vino. E le bollicine? Oggi vengono proposte con tutto sia perché di moda sia per la loro versatilità a tavola.
Valutate il giusto prezzo
Argomento delicato da toccare… ma essenziale! Una buona carta dei vini dovrebbe permettervi di scegliere tra proposte diverse anche rispetto al costo delle bottiglie. In media il prezzo di vendita del vino al ristorante è il triplo di quello di origine (il ristoratore ha costi di magazzino, costi di servizio e deve anche pagare le tasse), aumenta per i vini meno cari ed è un po’ più contenuto su quelli più costosi. Ciascuno di noi ha una propensione diversa nella spesa per il vino, al di là di quelle che sono le possibilità oggettive. Mentre tutti, quando vanno al ristorante con partner, amici o colleghi e devono ordinare una bottiglia di vino, non vogliono fare la figura dei tirchi. Questo lo sa anche il sommelier del ristorante, che spesso mette nella carta dei vini una buona bottiglia abbordabile a cui è affezionato. Come riconoscerla? Quasi sempre è il secondo vino meno caro, perché nessuno sceglierebbe quello più economico rischiando una cattiva figura con i commensali.
Chiedete a chi è a tavola con voi
Prima di tutto sondare i gusti dei propri commensali è una semplice regola di buona educazione, poi vi aiuterà a restringere il campo o a evitare effetti boomerang se siete a tavola con persone sulle quali volete fare colpo. Al di là degli abbinamenti e dei prezzi dei vini, considerate che i vostri commensali potrebbero essere allergici alle bollicine, odiare i vini troppo alcolici, ecc. Le loro preferenze vi aiuteranno a stringere il campo.
Preferite vini del posto
Scegliere vini del luogo al ristorante è sempre consigliato. Perché? E’ più facile che i ristoratori li abbiano inseriti in carta perché li conoscono e li apprezzano. Per le etichette fuori territorio aumenta la probabilità (ma non è sempre così, sia ben chiaro!) che siano state inserite in carta su pressioni di distributori o agenti solo per aumentare la varietà delle proposte.
Chiedete al sommelier
Eh già, sembra un consiglio apparentemente banale, ma spesso si evita di farlo per timore reverenziale o paura di apparire impreparati. Se è presente un sommelier in un locale, è per aiutarci a scegliere la bottiglia più adatta a noi. Se avete ristretto il campo delle scelte a una tipologia (es. bianco fermo) e siete disposti a spendere fino a una certa cifra (es. 25 euro), chiedetegli un consiglio indicando sulla carta vini una bottiglia che soddisfi questi requisiti. Interpellandolo, potreste chiedergli: “Sto cercando un vino come questo, mentre come piatti vogliamo ordinare questi. Mi conferma che stiamo scegliendo bene o ha qualche altro vino simile da consigliarci?”.