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Perdersi in un bicchier… di vino! 3 parte
Le domande sul vino capaci di lasciarvi senza parole
Domandare è lecito, rispondere è cortesia, dice il proverbio. Ma come si fa quando si rimane senza parole? A volte infatti capita di ascoltare domande che ci lasciano a bocca aperta. La fantasia, l’immaginazione e la creatività dei nostri interlocutori può sembrare infinita quando si parla di vino…
Facciamoci allora una sana grande risata ricordando alcune delle domande più divertenti raccolte dal nostro amico sommelier Pier Luigi Nanni, che di tanto in tanto ci racconta di quella volta che… Beh, non anticipiamo nulla: buona lettura!
Scusi, cos’ha detto?
E’ vero che i vini fruttati sono tagliati con frutta e messi a invecchiare in botti di ciliegio, melo, pesco e altri alberi da frutta?
Mi scusi, ho letto in un cartellino che il Brunello di Montalcino è fatto con uve di Sangiovese grosso, ma grosso quanto?
Ma questo Chardonnay del Trentino è proprio del Trentino oppure viene fatto da un’altra parte ed etichettato a seconda di dove deve essere venduto?
Mi questo non può essere Pinot Nero! E’ un vino rosso e da che mondo è mondo io l’ho sempre bevuto bianco con le bollicine. Non ha sbagliato vino?
Non ho capito, può ripetere?
Avete ancora il Brunello di Montepulciano che ho bevuto l’ultima volta?
Questo Sangiovese non ha la spuma dell’altra volta: può essere difettoso?
Tempo fa ho bevuto un vino che sapeva di ciliegie sotto spirito: per avere questo sapore per quanto tempo le lasciano macerare nel vino?
Ha del vino, non importa se bianco o rosso, che ricordi il profumo dello Chanel n°5?
Vado a chiedere in cucina… bye bye!
Ha mica un buon Brunello da battaglia, da spendere al massimo 5 euro e bere bene?
La definizione ‘superiore’ riportata in etichetta di certi vini è riferita al fatto che l’uva viene prodotta in collina e non in pianura?
Sommelier, su questa etichetta c’è scritto vino rosato, ma lo è veramente o è un rosso sbiadito?
Avete un vino senza alcol che poi devo guidare?